TEATRO GALLERIA TOLEDO
 MUSICA MILLEMONDI
- Quinta edizione -
a cura di   Girolamo De Simone
 
 “la
memoria e l’incanto” 
 
Il programma della Quinta
edizione di Musica Millemondi è dedicato alla memoria e all’incanto, di cui
propone alcune intriganti ramificazioni, spaziando dalla raffinata proposta
solistica di  Girolamo De Simone, che torna sul palcoscenico della rassegna da
lui ideata dopo tre anni di assenza, fino alla memoria ‘in dissolvenza’ del
rock e quella dell’America vecchia (Gershwin e Bernstein) e più recente (Glass).
Cinque concerti monografici, un
vero e proprio mini-festival, sono dedicati alla musica elettronica, di cui verrà
fornita una significativa silloge storica (Maderna, Grossi, Zaffiri, Rampazzi)
fino ad arrivare alle più interessanti proposte dell’odierna computer music,
puntando sulla mouse-music di alcuni dei dj più provocatori e ‘commerciali’
(Ludovic Navarre - St Germain, Moby, Dj Spooky, Dj Krush).
 
Sabato 20 gennaio
GIROLAMO DE SIMONE
“Musica per ostinati”
Girolamo De Simone - pianoforte,
tastiere ed elettronica
Dalle musiche di Luciano Cilio a quelle
di  Girolamo De Simone, con incursioni su Berg,
Satie, Monk, Beiderbecke e Shostakovich... Un’ora di musica raffinata e per
pochi intimi, proposta con l’ostinazione di chi opera in terre ostili alla
memoria.
 
Domenica 21 gennaio
FADING MEMORIES
Stefano Crippa - voce
Roberto Peciola - chitarra e voce
Rita De Donno - basso
Marco Cingottini - batteria
Luca Marasciulo - chitarra
Giorgio Pellegrini - tastiere
Il gruppo nasce nel 1987 dai disciolti
ARMS e sin dagli inizi si plasma musicalmente su sonorità e atmosfere tipiche
del rock psichedelico, evidenziando chiaramente influssi romantici e decadenti
della new wave britannica, sottolineati dall’uso della lingua inglese. Nel
1996 il gruppo ha iniziato a lavorare su nuovo materiale che lo ha portato a
incidere nel giugno/luglio 1997 un cd autoprodotto. Un lavoro che rappresenta un
ulteriore passo avanti verso sonorità tipicamente pop rock, con attenzione
particolare ai suoni, agli arrangiamenti e alle singole performance.
 
Martedì 13 febbraio
BRUNO PERSICO
“American composers”
Compositori americani del Novecento,
da Gershwin a Bernstein
Bruno Persico ensemble
Alcuni dei brani più belli dei
compositori americani del Novecento, riproposti in arrangiamenti da camera
inediti dalla nuova formazione jazz di Bruno Persico.
 
Lunedì 26 febbraio
GODFREY REGGIO E PHILIP GLASS
“Koyaanisqatsi”
con una ‘ouverture’ di Massimilano
Fuschetto
Il film cult di Godfrey Reggio,
prodotto nel 1983 con le musiche del giovane Glass, riproposto nella formula
originaria e attualizzato con una introduzione musicale di Massimiliano
Fuschetto e del suo gruppo da camera.
 
Martedì 13, mercoledì 14, giovedì
15, venerdì 16, sabato 17 marzo
MEMORIE ELETTRICHE
Cinque concerti dedicati alla musica
elettronica.
Ogni incontro prevede l’ascolto di
classici e contemporanei della musica elettronica.
L’ascolto dei nastri procederà a
luci spente, e sarà ‘guidato’ ogni sera da un Autore differente. Con Enrico
Cocco,  Girolamo De Simone, Agostino Di Scipio, Ennio Forte, Giulio Gualtieri.
Un vero e proprio Fetival dedicato alla musica elettronica, ai suoi ‘primati’,
ai pionieri che si sono occupati per primi di elettroacustica e di computer music, ed agli
strumenti e utensili di vario tipo collegati all’elettricità e all’elettronica, fino agli sviluppi più recenti ed interessanti, con
una panoramica sui dj: Ludovic Navarre, in arte St. Germain (dal nome della
celebre fermata del metro pargino), Moby, con le sue mescolanze lo-fi, e dj
Spooky, uno dei più interessanti profeti dell’antiproprietà in musica.
Fin dal suo nascere, grande interesse
aveva sortito l’utilizzo dell’elettronica in combinata con gli strumenti
acustici, con finalità espressive e non meramente sperimentalistiche. Ciò è
desumibile dal fatto che molti dei musicisti hanno prodotto contestualmente alla
creazione di nuova musica una cospicua serie di versioni elettroniche di musica
cosiddetta ‘di repertorio’. L’invenzione dei primi strumenti ‘polifonici’,
delle tastiere, dei computer capaci di emettere suoni, è stata generalmente
utilizzata per produrre suoni inauditi, cioè mai ascoltati prima, ma anche per
applicare i nuovi suoni ai vecchi repertori, e per ‘simulare’ con la
macchina esecuzioni di strumenti acustici, questa volta però con il crisma
della perfezione esecutiva. Lo sviluppo delle macchine di tutti i tipi, e
soprattutto la diffusione della radio, incentivarono la riproduzione di ‘rumori’,
suscitando la fantasia dei compositori poi rivolta alla produzione di musica
acusmatica e concreta. Ma se tutto ciò è vero, come mai la musica elettronica
ha preso la strada della scarna fruibilità e comunicabilità che oggi molti
lamentano? La frattura è probabilmente avvenuta con l’affermarsi della
corrente ‘strutturalistica’ e seriale di Colonia, con il dettato di
Darmstadt e le infauste applicazioni scientistiche che ne sono derivate. Al
punto che oggi gli elettronici lamentano la ‘purezza’ della loro disciplina
al cospetto dell’insorgenza di insospettabili applicazioni pratiche,
finalmente domestiche e alla portata di tutti, di computer music.
   
  Una retrospettiva sulla musica
  elettronica che comprende la jazz-mouse-musique di Ludovic Navarre, le
  mescolanze lo-fi di Moby, i mix di Dj Krush, e Dj Spooky, il più interessante
  profeta dell’antiproprietà in musica.
 
   
  Un “percorso guidato” con la
  partecipazione di esperti, compositori e musicologi alla scoperta dei brani più
  importanti per la storia del genere, dei compositori italiani più
  rappresentativi, e delle frontiere che si aprono grazie all’utilizzo dei
  nuovi media domestici.
   
  Ogni incontro propone  classici e
  contemporanei della musica elettronica.
  L’ascolto da supporti digitalizzati procederà a luci spente, e sarà
  ‘guidato’ ogni sera da un esperto differente: oltre all’estensore di
  questa nota ci saranno Claudio Bonechi, Enrico Cocco, Agostino Di Scipio, Elio
  Martusciello.
   
  I nastri originari sono stati
  ridigitalizzati e restaurati, e provengono direttamente dai compositori. Opere
  storiche ma non edite e di difficile reperimento.
  Quasi tutte le tracce digitali sono state rimasterizzate: uno sforzo di
  ricostruzione dei materiali e di conservazione della memoria che procede di
  pari passo con la voglia di volgere al meglio della comunicazione le chance
  d’ascolto offerte dalle attuali risorse tecnologiche.
   
  Il tema di “Memorie elettriche” è
  provocatorio: l’invenzione dei primi strumenti ‘polifonici’, delle
  tastiere, dei computer capaci di emettere suoni, fu utilizzata in origine sia
  per produrre suoni mai ascoltati prima che per adattare questi nuovi suoni ai
  vecchi repertori, ovvero per ‘simulare’ con le macchine esecuzioni di
  strumenti acustici. L’esecuzione strumentalmente “perfetta”
  rappresentava una meta auspicabile, un traguardo importante anche per i
  compositori.
   
  Poi lo sviluppo delle macchine di tutti
  i tipi, e soprattutto la diffusione della radio, incentivarono la riproduzione
  di ‘rumori’, stimolando i compositori a rivolgersi alla produzione di
  musica acusmatica e concreta.
   
  La musica elettronica prese per molti
  anni la strada della scarna fruibilità e dell’ incomunicabilità.
  Una frattura avvenuta con l’affermarsi della corrente ‘strutturalistica’
  e seriale di Colonia, con il dettato teorico di Darmstadt e le applicazioni
  scientistiche che ne derivarono.
   
  Questo fenomeno fu infausto perché causò
  l’allontanamento del pubblico dal lavoro dei compositori, generando sulla
  musica elettronica e contemporanea un alone di incomprensione. La panoramica
  offerta da “Memorie elettriche”, naturalmente, pur non sottraendosi come
  suo solito dal rappresentare i nuovi linguaggi, anche provocatori, aperti al
  mondo della comunicazione con il pubblico, intende presentare anche con
  “Memorie elettriche”, così come è sempre stato nella storia di “Musica
  Millemondi”, una panoramica non di parte, ma aperta a 360 gradi.
   
  Girolamo De Simone
   
   
   
  Martedì 13
  con Enrico Cocco, Girolamo De Simone
  “LE ORIGINI DELLA MOUSE MUSIC ED I NUOVI DJ”
  Pietro Grossi: Sketch (1963-1966) 2’25”
  Girolamo De Simone: Sconfinando/1 versione con voce trattata (1999) ca 2’
  Moby: Machete (1999) 3’38”
  Ludovic Navarre: Rose Rouge (2000) 7’02”
  dj Krush: Intro (2000) 0’59”
  Dj Spooky That Subliminal Kid  (alias Paul D.Miller): You are about to
  witness  (1998?) 1':25''
  Enrico Cocco: -Suite Noir (framm.numero 3) (2000) 2’16”
    -Falso sguardo per nastro magnetico e oggetto di scena (1982) '13
  "16
    -Canti mistici d'Oriente  versione dal vivo per computer in
  tempo reale e pianoforte    (suoni vocali tratti dalla
  tradizione greco-bizantina) (2001) 8'04''
    prima esecuzione assoluta
   
  Mercoledì 14
  con Claudio Bonechi, Girolamo De Simone
  “PRIMATI ITALIANI E NUOVE TENDENZE”
  Luciano Berio - Bruno Maderna: Ritratto di città (1955) (framm.) 5’59”
   testo di Roberto Leydi, voci di Nando Gazzolo ed Ottavio Fanfani
  Pietro Grossi:Sound Life 5 (1974 ca) 2’53”
  Enore Zaffiri: Progetto Ellisse/25 (1966 - lavoro di gruppo SMET) 
  3’00”
  Teresa Rampazzi: Ambiguità (1986) (versione digitale da nastro restaurato) ca
  10’
  Andrea Nicoli & Riccardo Vaglini: Caro Giacomo (2000) 6’32”
  Girolamo De Simone: Sconfinando 1 e 2 versioni con pianoforte.
  Girolamo De Simone: Sciogli il suono (2000) 2’00”
   
  Giovedì 15
  con Agostino Di Scipio
  “GENERATORI DI RUMORE (DALLA TRADIZIONE  ELETTROACUSTICA AD INTERNET
  AUDIO ART)”
  CONFERENZA-CONCERTO DI AGOSTINO DI SCIPIO
  Morton  Feldman: Intersection (1953) 3'26", prima esecuzione in
  Italia 
  Iannis  Xenakis:Concret PH (1958) 2'45"
  Iannis  Xenakis:Gendy301 (1991), frammento di 1'00"
  John  Cage:Fontana Mix (1958), frammento di 1'00"
  Sex  Pistols:  Anarchy in UK (1977), frammento di 1'00"
  John Foxx &  Ultravox!: (montaggio da)  Fear in the western
  world, Rockwrok (1977) e Some of them  (1978), 3'00"
  Agostino Di  Scipio:Sound & Fury IV, isola interattiva (1996)
  frammento di  1'00"
  Marcus Hobbs (a.k.a. Marcus  Satellite):From on high (1999) 
  frammento di 1'00"
  zy^zx    ztr_II (3'31" slice of eternal process) (2000),
  3'31" 
  Critical Art  Ensemble: Accursed Share Card (senza anno di composizione)
  0'35" 
  Rj  Valeo: sine experiments (03_00110_hz) (senza anno di composizione) 
  1'41"
  Brian  Lavelle: (montaggio da) sauveguard (senza anno di composizione)
  2'00"
  Agostino Di  Scipio: Paesaggio sonoro n.2 (Berlin, bad sampling) (2000)
  2'00" 
  Michelangelo  Lupone:Varianti di un grano (1993), frammento di 2'00" 
  Agostino Di  Scipio: Natura allo specchio (1997) 7'30"
  Michael  Hamman:topologies/surfaces/oblique angles/installed parameters
  (1996)  4'00"
  Fred Syzmansky (a.k.a.  Laminar): Antechamber, sector 4 (1999) 4'00"
  Agostino Di Scipio (with  Michael Rüsenberg): Paesaggio sonoro n.1
  (Roma, Cantor set)  (1998) 7'30"
   
   
   
  Venerdì 16
  con Girolamo De Simone, Elio Martusciello
  “NUOVI  PERCORSI ACUSMATICI”
  Massimo De Mattia & M. Teho Teardo: Room  da “Metonymic” (2000)
  ca 5’30”
  Timet (Lorenzo Brusci & Co):  E. sofferma e. da “La via negativa”
  (1997/98)
       Dividersi come respirare “ da Restituzioni”
  (1999)
       voce su nastro di Monica Demuru
       E’ perché ora puoi da “Carne Capitata”
  (2000)
       voci: L. Renzini e G. Gori, testi di G. Maiorino
                
  remix digitale di Girolamo De Simone (2001) 3’52”   prima
  esecuzione assoluta
   
  Enrico Cocco: Le antichisseme e libere
  figurazioni, versione per nastro (2001), durata imprecisata
    prima esecuzione assoluta
   
  Bertrand Landhauser: Materia prima /
  Calcinatio  da “Pièce Hermétique”  (2000) 3’08”
  Elio Martusciello: Rita’s kitchen (2000) 15’11
  Elio Martusciello: Hommage à Pierre Schaeffer “etude aux chemins de fer”
  (1996) 5’21”
   
   
   
   
   
  CLAUDIO BONECHI - concertista ed
  ingegnere elettronico, si è formato con Miriam Donadoni Omodeo; intorno al
  1967  si avvicina alla Musica Elettronica, allora in fase pionieristica,
  con Enore Zaffiri, e con Lorenzo Ferrero, a Torino. Nel 1971 è a Stoccolma
  presso lo Studio di Musica Elettronica della Radio Svedese, dove svolge
  attività di ricerca collaborando al progetto di un sintetizzatore digitale,
  all'avanguardia per i tempi.
   
  ENRICO COCCO - Compositore,
  sperimentatore sonoro, docente di Composizione, è impegnato nella direzione
  artistica di festival musicali. Ha scritto, tra l’altro, l’opera
  multimediale I visionari , andata in scena per il Cantiere d'Arte di
  Montepulciano, e l’opera Poetico Notturno Silenzio, rappresentata ai
  “Ferienkurse fur Neue Musik” di Darmstadt. Suoi lavori sono stati eseguiti
  in Europa e America.
   
  GIROLAMO DE SIMONE - Pianista,
  compositore e musicologo, è tra gli esponenti di rilievo delle nuove
  avanguardie musicali nazionali.  E’ autore di alcuni volumi di
  estetiche e prassi della musica contemporanea (Napoli, Esi), e di numerose
  composizioni (Milano, Curci) eseguite in importanti festival nazionali e
  internazionali. Dirige la rivista di specializzata “Konsequenz” (Napoli,
  Liguori). Suoi scritti vengono ospitati periodicamente dal quotidiano ‘il
  manifesto’.
   
  AGOSTINO DI SCIPIO - Nato a Napoli nel
  1962, compositore e studioso di tecnologie della musica, ha lavorato alla
  Simon Fraser University di Vancouver e alla Sibelius Academy di Helsinki.
  Attuale docente di Musica Elettronica al Conservatorio di Bari, e segretario
  dell'AIMI (Associazione di Informatica Musicale Italiana, Venezia).
  Collaboratore di varie riviste italiane e internazionali. Vive a L'Aquila.
   
  ELIO MARTUSCIELLO - Compositore,
  performer, collabora con l’Associazione romana “Musica Verticale”, ed
  anima, assieme a Mike Cooper, il duo performativo “Schismophonia”.
  
 
Lunedì 30 aprile
PERICLE ODIERNA
“Ager popular suite”
per solista, Soprano e sestetto di
fiati
Pericle Odierna - solista
Irma Tortora - soprano
Franco Vigorito - flauto
Ernesto Gargiulo - clarinetto
Massimiliano Fuschetto - sax soprano
Antonello Capone - fagotto
Francesco Squitieri - Corno
Massimiliano Barretta - tromba
“Ager popular suite” è un concerto
in forma spettacolare ispirato alla cultura dei contadini dell’agro
sarnese-nocerino, risultato delle ricerche di Pericle Odierna. Oltre alla
cultura contadina, con il suo linguaggio e le sue tradizioni, vi appaiono
rappresentati il folklore, che conserva la memoria storica di alcune forme di
espressione popolare garantendone la divulgazione, e la banda, che da sempre ha
raprresentato il luogo metaforico di incontro tra cultura alta e bassa, musica
sacra e profana.
 
Data da definire
“Il sassofono nel Novecento”
Pier Paolo Iacopini - sassofono
Drahomira Biligova - pianoforte
Musiche di C. Debussy, P. Maurice, B. Rossignol, M. Trotta, C. Pascal, D.
Milhaud