Mikele Buonocore, Suonno... (Vesuviamoci)

Un’opera prima con un valore aggiunto rispetto ad altri dischi del genere: è un prodotto della zona vesuviana piuttosto che della smemorata metropoli partenopea. Perciò nelle tracks si alternano temi speciali: la Madonna, sempre preseonte col Santuario dell’Arco, e meta dei ‘fujenti’ di tutto il mondo; San Giuseppe (santo e paese), che prepara la fascia del ‘ninno’; e poi le mani di Cristo, che fanno rumore, “stanno bussando alla porta di questa gente persa e sola”. Qui rinveniamo la terra, il Monte Somma, il sonno del popolo: catalessi combattuta, vissuta con rabbia, con voglia di reagire al di là della rassegnazione. Perle del cd sono “Bona fortuna”, che sprizza serenità, “So’ nato miez ‘ a via”, come il popolo di Scampia, assetato di luce nei bassi, assediati dal rumore. Bassi che a Napoli non esistono più, ma sopravvivono a Sant’Anastasia, Pollena, Cercola, o nelle ‘masserie’, dove il tempo s’è fermato perché  “cà so fernute ‘e sorde”, ovvero i denari. Bonocore è una sicura promessa della canzone napoletana, una voce poetica e musicale di cui sentiremo ancora parlare. Per ora il suo disco è supportato dall’Associazione “Vesuviamoci” di Ciro Manfellotto, che da anni riscopre percorsi, risorse e tradizioni, altrimenti ignorati, del Parco Nazionale del Vesuvio.

Girolamo De Simone

GUSTOSO