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“SciàScià”

(La Gatta – Rai Trade)

 

Sono ‘solo’ ventinove minuti e venticinque secondi di musica potente, rabbiosa, bellissima: è il nuovo cd “SciaScià” che vede raccolti in un unico progetto per il trentennale del collettivo operaio “Nacchere Rosse” di Pomigliano D’Arco, il premio Nobel Dario Fo, Enzo Gragnaniello, Nello Daniele, Marcello Colasurdo e tanti altri musicisti e fiancheggiatori, tra cui Franco Cleopatra (missaggio) e Lino Vairetti, leader degli “Osanna”, curatore della grafica..

Il compact è firmato da Enzo La Gatta, ed è dedicato a Salvatore Alfuso, in arte “SciaScià”, fondatore delle “Nacchere Rosse”. Nelle note La Gatta segnala che le canzoni di Salvatore, “nella loro fredda lucidità, sortivano un effetto immediato riuscendo, con semplici parole, a dire cose che altrimenti si sarebbero potute spiegare solo con lunghi comizi”. Le foto dei protagonisti di questa storia è possibile vederle sfogliando il booklet: c’è SciàScià in piazza nel Settantasei in occasione del Concerto svolto per la legge sull’aborto, ci sono le immagini di piazza per lo sciopero dei metalmeccanici del Settantasette, a Napoli, e quelle del concerto al Palazzetto dello Sport e infine quelle di Milano del 1978, in una session di strada davanti alla Rai. “Il giorno dopo anche noi suonammo a Parco Lambro”, ricorda Enzo La Gatta, sposando la forza di quell’epoca con la necessità, avvertita oggi, di tenerne memoria. E il disco ci riesce bene con originale estroversione a metà tra l’etnico ed il politico, mescolando le interferenze vocali, riconoscibilissime, di Dario Fo, con la magia di pezzi ormai diventati dei classici, come lo storico “ ‘A Flobert”, la fabbrica di fuochi di artifici esplosa a Sant’Anastasia. Si segnalano gli arrangiamenti di “Bative”, pezzo molto suggestivo, la splendida “Cilentana”, traditional dove si può amare una volta di più la “fronna” di Marcello Colasurdo, e apprezzare la “’A Fabbrica” dove torna la rabbia ancestrale di SciàScià: “loro magnano, arrobbano e s’aizano ‘e palazzi... mo’ dicono che sta a crisi, e ‘o vonno dall’operaio”.

 

Girolamo De Simone

 

Punteggio : il massimo