Daniele Sepe, "Malamusica" (Polosud 008).

Ondeggia tra il kitsch e il popolar-folclorico l'iconografia di questa ristampa, con pulcinella suonatori e il faccione di Totò che appare sollevando il compact dalla custodia. E' il primo disco di Daniele Sepe, finalmente di nuovo disponibile,  per di più con alcune aggiunte interessanti. Gli elementi che hanno portato al successo il performer napoletano ci sono già tutti: enfasi bandistiche, vitalismo sfrenato, mescolanza d'idee e stilemi. Nel foglio di presentazione dice: "erano gli anni della fusion, ogni sassofonista sbavava sui soli di Brecker o sui dischi degli Steps. Il nostro eroe va controcorrente e fa un disco dove non c'è eco di solismi fantasmagorici". Il suo stile resta nonostante tutto riconoscibilissimo, nel bene e nel male, e "Malamusica" ha il dono di non essere eccessivamente prolisso. SUONABILE

Girolamo De Simone

Il manifesto, 14 aprile 1996