ANTONIO ONORATO, The Soul Breath (Polosud)

 

Un album onirico, raffinato, di enorme gradevolezza open ambient. Antonio Onorato prosegue la sua ricerca sulla breath guitar, la chitarra elettrica a fiato che consente di utilizzare suoni tenuti, modulati, ma che richiede una tecnica esecutiva complessa, che il nostro ha messo a punto in circa dieci anni di lavoro strumentale. Si potrebbe allora pensare che il tecnicismo ed il virtuosismo rischino di prendere la meglio: non è così. In questo disco di Antonio Onorato la ricerca coincide con una visione introspettiva rivolta alla qualità del suono. Vi si ispezionano timbri sferici, che risuonano con variopinto colore, una modalità cui corrisponde in “The soul Breath” l’accenno alla world music, il campionamento ed il trattamento delle suggestioni mutuate dopo un viaggio in Africa. Nel disco c’è anche un omaggio a John Coltrane, con “A love supreme”: Onorato descrive così la sua predilezione: “Coltrane mi ha insegnato ad essere unviaggiatore cosmico’, un esploratore della mia interiorità, alla ricerca della verità assoluta che è scritta dentro di noi”. Il disco, dalla grafica intuitiva curata da Studiozeta, è prodotto dalla piccola ma propulsiva etichetta napoletana di Ninni Pascale, la “Polosud”. (www.polosud.it) IMMENSO

Girolamo De Simone

Il manifesto, 14 luglio 2001