Le fioriere di Genova

Girolamo De Simone

Realizzata nel 2001 a Palazzo Fuga

Real Albergo dei Poveri

Primo ricordo musicale di Carlo Giuliani

Ucciso a Genova in occasione del Social Forum

(testi)

 

 

 

Introitus

“Carlo è vivo e i morti siete voi” (scritta murale) ...naturalmente in senso evangelico.

...Cancella il debito! / il vertice è illegittimo / siete solo in otto / noi siamo 500.000.

Sulla strada (titolo di un brano di Janacek scritto per l’operaio Frantisek Pavlik ucciso dalla polizia mentre manifestava a Brno nel 1905). Molestie alle donne / violenze nelle caserme / blitz nelle scuole / pestaggi a sangue/ manganelli speciali per far male.

Sulla strada / vorrei sapere sul serio: chi sono le tute nere?

...Cancella il debito! e invece: -cancelli la tassa di successione, ricchi sempre più ricchi, ricchi per nascita senza un soldo allo Stato -cancelli il reato di falso in bilancio -cancelli i clandestini -cancelli le rogatorie con la Svizzera. I primi 47 giorni: “Sfilano in 100.000 senza incidenti” (la Repubblica del 25 luglio 2001, dopo le manifestazioni di piazza in favore delle libertà costituzionali) / “Sono andati al mare” (dichiarazione del ministro degli esteri sui dispersi dopo il G8, da il manifesto del 27 luglio 2001) / “Il vertice è stato un successo” (dichiarazione del presidente del consiglio, da il manifesto del 28 luglio 2001) / “Servono approfondimenti”  (risposta del ministro dell’interno sulla rimozione dei vertici di polizia, Corriere della Sera del 2 agosto 2001) / “Abbiamo fatto il massimo” (dichiarazione del capo della polizia alla commissione parlamentare d’indagine sui fatti di Genova, da il manifesto del 9 agosto 2001) / la fame e gli altri “inconvenienti” (allusione alla dichiarazione del presidente del consiglio prima del vertice di Genova) ...gli altri inconvenienti.

girolamo de simone

 

 

“Nel mondo attuale, i segni distintivi sono l’ingiustizia e la diseguaglianza. Il pianeta Terra, terzo del sistema planetario solare, ha cinque miliardi di esseri umani. In esso, solo 500 milioni di persone vivono comode, mentre quattro miliardi e mezzo soffrono la povertà e cercano il modo di sopravvivere. Un doppio assurdo è il raffronto tra ricchi e poveri: i ricchi sono pochi e i poveri sono molti. La differenza quantitativa è criminale, ma il raffronto tra gli estremi si fa usando la ricchezza come metro di misura (...). In modo lento, la concentrazione della ricchezza in poche mani e la distribuzione della povertà in molte, va delineando il volto della società mondiale moderna: un fragile equilibrio di diseguaglianze assurde. (...) Una delle falsità neoliberiste consiste nel dire che la crescita economica delle imprese porta con sé una migliore distribuzione della ricchezza e l’aumento dell’impiego. Ma non è così. Nello stesso modo in cui la crescita del potere politico di un re non ha come conseguenza un aumento del potere politico dei sudditi (anzi il contrario), l’assolutismo del capitale finanziario non migliora la distribuzione della ricchezza né procura maggior lavoro alla società. Povertà, disoccupazione, precarietà del lavoro ne sono conseguenze strutturali”.

subcomandante marcos

 

 

Che cosa crede dunque che sia un artista? Un deficiente che ha soltanto occhi se è pittore, orecchie se è musicista, solo una cetra per tutti gli stati d’animo se è poeta, o addirittura soltanto muscoli se è contadino? Ma niente affatto! Egli è allo stesso tempo un essere politico, che vive costantemente nella consapevolezza degli eventi mondiali distruttivi, scottanti o gioiosi, e che si forma in tutto e per tutto secondo la loro immagine. Come sarebbe possibile non avere interesse per gli altri esseri umani e chiudersi in una torre d’avorio? No, la pittura (la musica) non è stata inventata per decorare appartamenti. Essa è un’arma di offesa e di difesa dal nemico.”

pablo picasso

 

 

“6 settembre, Benigno. Il compleanno di Benigno sembrava promettente; all’alba abbiamo preparato polenta con la farina. (...) Pochi minuti dopo si è udito uno sparo e quindi una breve raffica e un altro sparo nella nostra direzione; mentre prendevamo posizione è arrivato Urbano di gran corsa: si era imbattuto in una pattuglia.

7 settembre. Fatta poca strada. Non abbiamo che attraversato un guado, arrampicandoci poi con difficoltà su per le ripe, mentre Miguel decideva di accamparsi per aspettarci. Domani faremo una buona ricognizione. La situazione è questa: l’aviazione non ci cerca qui benché abbiano individuato l’accampamento e la radio informi che io sono il capo del gruppo. L’interrogativo è questo: hanno paura? Poco probabile.

che guevara